giugno 13, 2025
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Lode:
La lettura di Numeri 11:1-2, nella porzione di Torah di Shabbat, afferma come l’intercessione possa trasformare l’ira di Dio in misericordia:
Or il popolo cominciò a mormorare in modo irriverente alle orecchie del SIGNORE. Come il SIGNORE li udì, la sua ira si accese, il fuoco del SIGNORE divampò in mezzo a loro e divorò l’estremità dell’accampamento. Allora il popolo gridò a Mosè; Mosè pregò il SIGNORE, e il fuoco si spense.
(Numeri 11:1-2)-
Grazie, Abbà, per averci incoraggiato ancora una volta a prendere in considerazione le nostre preghiere anche quando vuoi giudicare giustamente un popolo o una nazione (Salmi 106:23; Ezechiele 22:30-31).
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Ti benediciamo perché ci inviti a pregare e ci prometti che risponderai (Salmi 50:15; Geremia 33:3).
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Confessiamo che non c’è potere nella preghiera, ma in Te che rispondi alle nostre preghiere (Salmi 62:11; 66:3).
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Yeshua, Signore, Ti lodiamo per averci scelto appositamente per avere un popolo di preghiera che Ti chieda di far venire il regno di Dio sulla terra come in cielo (Luca 11:2; Giovanni 15:16).
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Dio d’Israele, Ti ringraziamo per averci costantemente ricordato che vegli sulla Tua Parola per portarla a compimento (Geremia 1:12), come abbiamo letto nella porzione di Torah riguardo a come hai rimproverato Mosè (Numeri 11:23).
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Signore e Dio nostro, ci rallegriamo nel leggere, nella porzione profetica, di come Tu ci indichi di confidare nell’opera del Tuo Spirito in noi e attraverso di noi, e non su ciò che possiamo o non possiamo fare (Zaccheo 4:6b-7).
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